Sebbene in tanti sostengano che si sia adoperato per impedire che materiali, macchinari e soprattutto uomini vengano deportati in Germania, viene sollevato dai suoi incarichi dal Comitato di liberazione nazionale e condotto davanti al giudizio di quegli improvvisati tribunali che sempre più vanno diffondendosi in un Paese ormai allo sbando. Sembra tutto finito e invece, alle nove e mezzo del mattino seguente, mentre a piedi fa ritorno a casa dopo aver prelevato dei documenti dal suo ufficio, all’altezza di via Duilio angolo ex via Dondossola, viene avvicinato da tre uomini a bordo di una piccola vettura di colore scuro (sembrerebbe una Lancia Aprilia blu utilizzata dai nuclei partigiani dello stabilimento). Giustiziato con un ultimo colpo di pistola, il suo corpo viene vilmente depredato di tutto (orologio, penna e gemelli d'oro regalati dalla moglie) e ritrovato alcuni giorni dopo solo grazie all’interessamento di un amico di famiglia.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Ivan Scelsa)
Published at: 2025-04-28 09:09:16
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