James Stewart veste i panni di un uomo immobilizzato, che passa il suo tempo ad osservare i vicini dalla finestra: l'ombra del sospetto attorno ad un brutale omicidio cattura tanto il protagonista quanto gli spettatori, testimoni di una delle metafore più magistrali del voyeurismo al cinema. Ricordato per il suo uso geniale e innovativo del sonoro, questo film - che racconta la caccia ad uno spietato serial killer - è antesignano della maggior parte dei noir incentrati sulle indagini di polizia che sarebbero stati realizzati in seguito. Con Un condannato a morte è fuggito (1956), Robert Bresson realizza al contempo un ottimo film di guerra e uno straordinario thriller incentrato sulla spinta vitale del protagonista, determinato a sfuggire alla prigionia e ad assaporare nuovamente la libertà.
Author: Anna Livia A.
Published at: 2025-09-02 12:44:00
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