Il periodo storico segnato dalle invasioni mongole del XIII secolo rimane uno dei più trascurati dalla settima arte, forse per la complessità geopolitica dell’epoca o per la difficoltà nel renderne la portata devastante, eppure si tratta di un’epoca che ha scolpito con violenza il destino di intere civiltà dall’Asia all’Europa. Sebbene tratto da un romanzo e dunque non biografico, il film rappresenta con forza il trauma dell’infanzia rubata, la violenza che plasma la psiche e l’orrore di una generazione costretta a crescere troppo in fretta. Sebbene l’animazione giapponese abbia spesso affrontato il tema della guerra – basti pensare a Una tomba per le lucciole dello Studio Ghibli – vi è un’opera che si distingue per il suo approccio delicato eppure profondamente disturbante: In questo angolo di mondo- dove puoi leggere la nostra recensione- , diretto da Sunao Katabuchi, segue la vita di Suzu, giovane donna trasferitasi da Hiroshima al porto di Kure, mentre intorno a lei il Giappone sprofonda sempre più nella spirale distruttiva della Seconda guerra mondiale.
Author: Marco Fanciuso
Published at: 2025-06-17 09:22:00
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